CUS ALPIGNANO – PALLAVOLO MONTALTO 3 – 2 (20-25 / 25-23 / 25-19 / 17-25 / 15-10)
Allenatore: Marco Rizzo
Dirigente Accompagnatore : M. Cristiana Saddi
Formazione:Anselmo, Berutti (L), Buffa, Giovanetto, Mosso, Pinton Quagliotti, Realis (K), Rossetto
Siamo arrivati alla fine di una settimana lunga, con due trasferte fuori casa, un allenamento ed una serie di assenze dovute alle gite scolastiche.
Nelle parole di coach Rizzo il commento della prestazione di ieri sera:
“Anche quest’ultima partita è stata molto sofferta, anche per la mancanza di cambi. Ad ogni modo abbiamo potuto vedere una partita nella quale le nostre atlete non hanno mai mollato la presa.
La grinta espressa in campo ha evidenziato che, quando si vuole raggiungere un obiettivo a tutti i costi, ogni palla è l’ultimo punto da giocare.
Per fare una analisi della partita abbiamo, come sempre, sofferto nel fondamentale della ricezione e conseguentemente con la difficoltà di creare attacchi efficaci.
Dopo aver vinto il primo set, le nostre avversarie sono riuscite a metterci in difficoltà nel secondo e terzo set andandoli a vincere.
La svolta avviene nel quarto set, quando, per motivi di infortunio, deve abbandonare il campo il nostro unico palleggio.
A questo punto abbiamo dovuto chiedere ad una delle nostre bande di spostarsi come ruolo, mettendo al suo posto uno dei nostri liberi.
La squadra ha reagito molto positivamente vincendo il set e giocandosi fino all’ultimo il tie break.
Alla fine della partita le nostre ragazze erano esauste e stravolte dalla perfomance.
Per la tenacia e la grinta espressa in campo, il secondo arbitro, è venuto a farci i complimenti dichiarando che era diverso tempo che non vedeva un livello così alto di fermezza e costanza nell’andare su tutte le palle…sicuramente un bellissimo complimento!
Tutti noi, compreso la dirigenza, siamo felici e soddisfatti di quanto visto nella partita, del lavoro che stiamo facendo e convinti del fatto che i sacrifici, il sudore e l’impegno sono assolutamente necessari per raggiungere gli obiettivi che, come in questo caso è stato vedere una squadra coesa e non un gruppo di atlete.”
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