CARI TUTTI,
ho aspettato un paio di giorni dopo la festa, per riacquistare un po’ di forze e lucidità, visto l’immane fatica e la grande stanchezza che questa meravigliosa festa ha lasciato in eredità.
Con grande e immensa gioia vi comunico che abbiamo ricevuto complimenti e attestati di stima da parte di un’infinità di persone, tuttavia però, giunti a questo punto, pur essendo un ottimo incentivo non basta più.
Nell’ormai lontano 2011 avevamo deciso che era ora di ridare al paese la Festa dello Sport, solo quest’anno abbiamo festeggiato il decennale, poichè per due anni, causa la pandemia, la festa non è stata fatta. Ma perché sono tornato al 2011? Provo a spiegarvelo.
I dodici anni che sono passati hanno fatto sì che il gruppo di aitanti quarantenni e cinquantenni ora è diventato un gruppo (che pur conservando passione e buona volontà ha superato o avvicinato i sessant’anni, le risorse diminuiscono, mentre la fatica si sente sempre di più, soprattutto quest’anno con la grande invasione, che onestamente nessuno si aspettava.
Un aspetto che tengo molto a rimarcare, è la costante presenza di amici e amiche, parecchi di loro presenti sin dal primo anno, altri che non hanno ne hanno avuto alcun legame con la nostra società, ma sempre presenti per mero spirito di amicizia, di solidarietà e volontariato. Certo è che la loro presenza ci piace e speriamo continui ancora negli anni, perchè è bello ritrovarsi, passare delle ore in compagnia di amici, che in taluni casi vedi solo in queste occasioni.
Ma non può durare così.
Altro cosa legata ma completamente diversa rispetto a dodici anni fa è la composizione della forza lavoro, inteso come atlete e genitori delle atlete, come consiglieri e dirigenti, insomma il mondo è cambiato, ma le persone che dodici, undici, dieci anni fa erano genitori volontari, ora sono solo volontari, così come le ragazzine che con gioia ed entusiasmo servivano ai tavoli, ora sono signore e signorine, e qualcuna è addirittura già mamma.
In conclusione per far sì che questa bella festa che piace a tutti e che qualcuno aspetta da un anno all’altro, possa ripetersi, sono necessarie alcune condizioni:
- Tutti quelli che hanno lavorato in questi 10 anni di storia devono essere profondamente
ringraziati e continuamente invitati a partecipare, soprattutto per non perdere e/o sprecare
conoscenze e capacità, e questo sino a quando avranno piacere di essere protagonisti nella festa,
svariando per tutti settori, dai tornei alla cucina dalle iniziative collaterali alla sala, dal bar alla
logistica. - Se si vuole che questa festa continui e coinvolga migliaia di persone come in questi anni, è
necessario l’apporto di forze nuove, motivate che in affiancamento possano apprendere tutto
quello che è indispensabile conoscere per la buona riuscita della manifestazione, ormai unica nel
suo genere, durando ben 9 giorni. - Si mantenga sempre, come in questa edizione, la presenza di quasi tutte le ragazzine dall’under
11 all’under 16 nelle ore di servizio ai tavoli. Questa fidelizzazione porterà sempre un maggior
attaccamento alla divisa, che indossata tutto l’anno e i risultati saranno sempre migliori.
Pertanto tutti Voi potete essere utili al proseguimento di questa meravigliosa occasione di
trovarci insieme a fare sport, chiacchiere, bere e mangiare che sono, dopo la pandemia forse
l’abbiamo capito, le cose più importanti a cui non si può rinunciare anche se le più semplici e
naturali.
Grazie a tutti
Ezio
Quindi non fate i timidi, lavoro ce né per tutti, e più si è meno si lavora e più ci si diverte.