12-04-2014 – Elettroshock (U13R)

28 Aprile 2014

Mal di gola, febbre a quaranta, bronchiti e infortuni a raffica; questa volta non si tratta di una crisi di nervi o di malanni immaginari, ma di un concentrato di iella che ha colpito la U13R senza lasciare scampo a nessuno, dirigenti e allenatori compresi.
Già alla prima partita del girone finale, contro il Kolbe, le graziose fanciulle del Montalto si erano presentate solo in sei, senza alcuna riserva. Hanno poi finito in quattro, considerando 2 KO a causa della febbre nell’ultimo set, e si sono guadagnate uno straziante tre a zero da portare a casa. Bisognerebbe giocare i numeri al lotto, ma da come gira la sorte ultimamente forse è meglio lasciar stare e rimandare a tempi più propizi.

Sabato 12-4, nella seconda partita del girone di sola andata, la U13R ha giocato a Castellamonte con una squadra appropriata, in termini di presenze, ma con una condizione fisica ancora molto sofferente e sottotono. La gara è terminata con un infelice 3-1 (17-25, 25-12, 26-24, 25-17) a favore delle avversarie.
Guardando il punteggio, sembrerebbe una partita combattuta. Purtroppo va detto che si è lottato poco a livello fisico e ancor meno sul piano mentale. Le iettature e il cambio di stagione non hanno certo aiutato, ma l’elemento più evidente della gara era che in campo, a bordo campo, in tribuna e agli alti comandi si respirava aria di rassegnazione, quasi a voler dire: “tanto nessuno si aspetta più nulla dalla U13R…”.

Non è vero! Noi impazziamo per una “schiaccia-storta”, rimaniamo senza fiato per una “palla-spiazza”, almeno sino a quando l’arbitro, indeciso, ci assegna il punto perché la palla (forse) era caduta sulla linea. Ci stupiamo per un improvviso “schiaccia-bagher-rovesciato”, e sentiamo le budella attorcigliarsi quando la U13R entra in campo pestando i piedi a tempo e battendo le mani tutte insieme: TUM, TA TUM, TA TA, TUM, TA TUM, TUM TUM…
La verità è che non riusciamo più a farne a meno della U13R, e ci aspettiamo tanto da queste graziose fanciulle negli anni a venire.

Ci vorrebbe una scossa per risvegliare le nostre temibili fanciulle, e forse una scossa più intensa ai dirigenti e gli allenatori… a pensarci bene anche ai nostri tifosi: un bell’elettroshock in grado di fare sbocciare la primavera del Montalto Dora!

Meditate gente, meditate…

ROC